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Recensione di Solstice - L'incantesimo d'Inverno di C. E. A. Bennet, a cura di Paola Garbarino

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Questo è un altro di quei libri acquistati quasi per caso e rivelatisi una bella sorpresa. Sempre più spesso mi ritrovo a compiere questi piccoli atti di fede verso libri self publisher, per svariati motivi: innanzitutto, perché da qualche mese lo sono anch’io e passando dall’altra parte della barricata mi si è aperto un mondo. Inoltre, per il prezzo spesso irrisorio di tali e-book, prezzo spesso troppo basso, non assolutamente adeguato a un buon libro e al lavoro che vi sta dietro.

Non avere una casa editrice alle spalle significa dover fare tutto da soli e per tutto intendo ogni aspetto del processo: scrittura, revisione, impaginazione, copertina, pubblicazione; e questi sono i passi più semplici, poi c’è tutta la fase del marketing, delle public relation, per far conoscere il proprio lavoro sperando che piaccia e che si diffonda e questo, almeno, per una come me che vorrebbe soltanto rintanarsi a scrivere, è snervante. Quindi ho iniziato ad apprezzare gli autori che postano stralci dei propri lavori sui social network, essendo diventata una di loro; fermandomi spesso a leggere questi estratti se qualcosa, nelle prime righe o nella copertina, attira il mio interesse. Ho scoperto delle chicche, romanzi che paragonati ad altri, editi da grosse case, non ne sono da meno, anzi, a volte li ho trovati migliori come trama. Soltisce è uno di questi!

La narrazione è alternata dal punto di vista dei due protagonisti adolescenti: Emma, che scoprirà di far parte di una famiglia di Streghe; e Alec, che a sua volta scoprirà di appartenere alla stirpe dei Custodi delle Streghe. Alec, poi, è addirittura il custode personale di Emma, situazione rarissima. Sarebbe quasi inutile dire che le relazioni tra streghe e custodi siano assolutamente vietate. Dovendo dargli una collocazione come Genere, lo metterei nel Paranormal romance e la parte romantica è quella che la fa da padrone. L’analogia con altri romanzi simili o fiction è la presenza di tre sorelle streghe, come nel telefilm omonimo; e con questo qualunque altra analogia, perlomeno a me nota, finisce: la storia è originale e frizzante.

Non sono una grande appassionata di temi stregoneschi, potendo scegliere prediligo i Vampiri, ma la loro presenza in questo romanzo è quasi un corollario per la storia d’amore: la protagonista, Emma, potrebbe essere una fata, una dea o una vampira, l’importante non sembra tanto a quale categoria sovrannaturale appartenga, quanto che si sia innamorata del ragazzo sbagliato, un tema molto usato in Narrativa, ma che riesce, in questo libro, a mantenere freschezza e a darci qualcosa di nuovo. L’Amore ci capita, se potessimo scegliere con la sola razionalità probabilmente non avrebbero mai visto la luce una serie di storie eccezionali. Che ci si chiami Jane Eyre, Bella Swan di Twilight o, come in questo caso, Emma Hataway, poco importa: stiamo per ficcarci in un mare di guai! E continuiamo a sguazzarci anche quando il disastro è annunciato, perché, anche se la nostra razionalità ci impone di fermarci e noi tentiamo, il nostro cuore va avanti come un carrarmato, spingendoci laddove la testa non vorrebbe. Essendo palesemente un young adult, adatto quindi dall’adolescenza in poi, la tensione sessuale viene tenuta tesa e noi ci ritroviamo a fremere anche soltanto per assistere al primo bacio fra i due protagonisti; assistiamo passo dopo passo alla presa di coscienza dei due giovani nell’ammettere a sé stessi che il rapporto che li lega da anni non è più un’amicizia e forse non lo è mai stato. Peniamo anche noi nell’attesa dell’agognatissimo primo bacio e, quando finalmente stiamo per tirare un sospiro di sollievo, l’autrice alimenta la tensione sessuale separando i due giovani; è solo a quel punto che prende campo la storia paranormale, con la scoperta delle loro reali identità; e la conseguente presa di coscienza che qualche politico del loro mondo segreto ha decretato che streghe e custodi non possano stare insieme. I problemi adolescenziali si mischiano sapientemente con gli elementi sovrannaturali, complicando, naturalmente, la trama; al teen drama si uniscono segreti di famiglia, bugie, inganni e personaggi malvagi, il tutto ben orchestrato dalla mano della scrittrice, grazie anche a uno stile fluido e spesso ironico, disseminato di ragionamenti profondi, che ci fa sentire vicini ai due protagonisti.

Da donna, sono rimasta, ovviamente, affascinata dal personaggio di Alec, soprattutto per uno dei suoi doni: un’empatia sovrannaturale che gli fa sentire i sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo, di Emma. Ecco, anche così, anche leggendole dentro, anche capendola senza bisogno di parole, il ragazzo riesce comunque, in alcune occasioni, a ferire la ragazza che ama. Prova abbastanza evidente che, se anche gli Uomini (citando un noto manuale sociale) venissero da Venere, ci sarebbero comunque delle incomprensioni!

Essendo una saga composta da quattro libri, il finale è sospeso e ci lascia in parte con l’amaro in bocca per la scelta di Emma, anche se la parte razionale di noi sa che è la scelta più corretta, ma è inutile, il nostro cuore ci grida che non è fattibile!

Unica nota meno convincente dell’intero romanzo, a mio avviso, è l’agognato momento del primo bacio: dopo tutto quello che i protagonisti hanno passato e architettato per darselo, e rimanendo, comunque, due adolescenti in preda agli ormoni, ritengo che sarebbe stato più credibile un po’ più di movimento e meno auto controllo. Speriamo nel secondo libro (e in un altro bacio), che ho già iniziato a leggere e che mi sta altrettanto conquistando.

Consigliato agli amanti del Paranormal romance e dei Romance in generale, a chi cerca di tacitare il cuore, a chi crede ancora nel Destino e a chi invece sta smettendo di crederci!

 

5/5 stelle.

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Recensione di Solstice - Equinozio di Primavera di C. E. A. Bennet, a cura di Paola Garbarino

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Continuo a recensire quest'affascinante saga, nell'attesa del terzo, ma non ultimo capitolo, perché, se il primo è stato L'incantesimo d'Inverno e il secondo è Equinozio di Primavera, direi proprio che manchino due stagioni, un altro equinozio e un altro solstizio, momenti magici in ogni libro paranormal, stregonesco, fantasy che sia; momenti mutuati da feste pagane entrate nel Mito e che, in entrambi questi romanzi, coincidono col tempo propizio per importanti incantesimi.
Recensendo una saga è inevitabile ripetere alcuni concetti, mi atterrò brevemente a riassumere il fatto che i protagonisti di questo paranormal romance fanno parte di un'antica stirpe di streghe e di custodi. Scordatevi il telefilm omonimo, l'unico particolare uguale è la presenza di tre sorelle streghe con poteri differenti! Scordate anche immagini cupe, gotiche, dark o addirittura horror! Questa è una storia d'amore in cui il paranormale è solo uno sfondo, come lo è stato per romanzi del calibro di Twilight, con la differenza che in Equinozio entrambi i protagonisti sono due diversi, lei una strega e lui il suo custode; entrambi ignari, sino a poco prima, di ciò che sono in realtà.
Viviamo insieme a loro le sensazioni catartiche e brucianti del primo amore, quando tutto conta, tutto fa battere il cuore, anche soltanto uno sguardo, uno stesso sguardo che può librarci in cielo o scaraventarci nell'abisso. La tensione emotiva è tenuta alta dal divieto, per streghe e guardiani, di avere una relazione, ma, in questo secondo capitolo, le implicazioni dello stare insieme, per Emma e Alec, si complicano al punto che è la stessa Emma a decidere di mantenere un certo tipo di distanza dal ragazzo che ama, con esiti catastrofici, perché imbrigliare la potenza del primo amore è come voler incatenare la possanza, il fulgore, del Fulmine. Mentre Romeo e Giulietta si amano di nascosto, coronando, anche se per poco, il proprio sogno d'amore, Emma esibisce una ragionevolezza che poco ha a che fare con l'avventatezza dell'Adolescenza, anche se i motivi che stanno dietro alla sua scelta sono elevati. Alec comprende, ma subisce e noi subiamo con lui, detestando i personaggi che si muovono dietro le quinte per tenere separati o, al contrario, unire per i propri loschi scopi, i due giovani. La parte più struggente, cercando di non svelare troppo della trama, è, a mio avviso, l'Amore non come possibilità casuale, ma come nodo del Destino, qualcosa che ci deve capitare e se io, con la mia volontà, decido di dimenticare, i miei sforzi non varranno nulla: mi innamorerò di nuovo, ancora di te, ripartendo da capo ma arrivando alle stesse emozioni, alla stessa forza, al medesimo struggimento. E tu lo stesso! Perché il nostro libero arbitrio ci dà la possibilità di scegliere, non cosa ci debba capitare, bensì il modo in cui affrontarlo. E una volta capito questo, siamo pronti a pagarne il prezzo e a smettere di lottare contro il Fato.

Consigliato agli amanti del Paranormal e dei Romance in generale e consigliato soprattutto a chi lotta contro il Destino.

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5/5 stelle

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