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Lovesong

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Non riuscivo a far smettere il mio corpo di desiderarlo, la mia anima di tendersi verso la sua. Sapevo di non poterlo avere ma, poterlo anche solo guardare, dalla finestra, vivere la sua vita, era pur sempre qualcosa.

E poi accadde una cosa assurda, più strana che se mi fosse apparso il Bianconiglio per invitarmi a prendere un tè col Cappellaio matto: lui mi prese una mano.

Mi venne lo sconcertante dubbio che non fosse del tutto gay, perché il modo in cui si comportava con me, gli sguardi che mi lanciava e i sorrisi che mi rivolgeva da quando l’avevo conosciuto, mi sembrarono, d’un tratto, semplicemente sospetti.

Forse non erano soltanto i miei ormoni impazziti. Magari non era solamente il mio impulso distruttivo di cacciarmi in brutte situazioni. Forse provava davvero qualcosa per me e il mio corpo lo captava.

 

Maya Parisi, scrittrice fantasy salita alla ribalta usando uno pseudonimo, è appena scappata da Londra e dalla storia sbagliata con un uomo sposato. In effetti, la fuga è ciò che le riesce meglio. L’ultima cosa che si aspetta, nel sonnacchioso paesino ligure in cui si è rifugiata per scrivere il suo nuovo romanzo, è innamorarsi dell’affascinante vicino di casa.

Gay.

È solo un altro dei suoi sbagli, un modo per non mettere davvero in gioco il proprio cuore, oppure è proprio quello stesso cuore ad avere ragione?

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